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Il Viaggiatore, per mestiere, è addetto a valutare i metodi con cui si pratica la pena di morte nelle varie regioni del mondo. Un giorno si trova a ispezionare una colonia penale che fa uso di un sistema mai visto, inumano. Inventato molto tempo prima da un certo Comandante, è perpetuato dall'ultimo dei suoi devoti, l'Ufficiale, in una sorta di rito folle. Si tratta di una raffinata macchina di tortura che scrive sulla carne del prigioniero il suo reato, sempre più profondamente, affinché prenda coscienza della propria colpa. Pubblicato nel 1919 dopo lunga gestazione, e ripensamenti durati cinque anni, "Nella colonia penale" è tra i racconti più importanti di Kafka; una storia dalla lettura stratificata, qui con l'originale tedesco a fronte. Postfazione di Micaela Latini.